We’ve updated our Terms of Use to reflect our new entity name and address. You can review the changes here.
We’ve updated our Terms of Use. You can review the changes here.

L'alieno

by Andrea Negro

/
  • Compact Disc (CD) + Digital Album

    Confezionato in uno splendido cofanetto Digipack, all'interno un booklet con i testi degli undici brani arricchiti dalle suggestive illustrazioni di Tiziana Pesenti

    Includes unlimited streaming of L'alieno via the free Bandcamp app, plus high-quality download in MP3, FLAC and more.
    ships out within 5 days
    edition of 100 
    Purchasable with gift card

      €10 EUR or more 

     

  • Streaming + Download

    Includes unlimited streaming via the free Bandcamp app, plus high-quality download in MP3, FLAC and more.
    Purchasable with gift card

      €8 EUR  or more

     

1.
Non so più dove mi trovo né come mi chiamo Ed è mia questa rabbia? Fuori di me, fuori da ogni controllo Simile a una scimmia in gabbia Cos’ha fatto di male l’uomo che ho davanti Per sbatterlo a terra e scalciarlo Come un animale Potrei amare come un padre perfino un figlio non mio Ma resterebbe un uomo senza mèta Un uomo senza pace Perché se è vero che i figli sono di chi li cresce È vero anche che ogni figlio Cercherà il suo sangue Cercherà il suo sangue Sempre Non mi toccare, non fare niente (il lupo ha fame) Tu non sei brava a parlare e io non amo la gente (il lupo ha fame) Non credi che sia meglio tacere e aspettare che passi in silenzio la mia rabbia incandescente Ho paura che presto si svegli la belva che adesso riposa Se non saprò lasciarmi alle spalle qualcuno, vorrei lasciare qualcosa Qualcosa che purifichi l'universo Che riempia le vene di un sangue diverso Può nascere un nuovo giardino da un seme disperso Non mi toccare, non fare niente (il lupo ha fame) Tu non sei brava a parlare e io non amo la gente (il lupo ha fame) Non vedi sto spremendomi tutto il coraggio per uccidere il drago che mi ha preso in ostaggio Non mi toccare, non fare niente (il lupo ha fame) Tu non sei brava a parlare e io non amo la gente (il lupo ha fame) Non credi che sia meglio tacere e aspettare che passi in silenzio la mia rabbia incandescente
2.
Vi lascio l'Italia, perla che sprofonda nella sua indolenza Flaccida e abusiva, sperpera e arrotonda con fattura o senza Vi lascio l'Italia, quella che s'allaga come un vecchio cesso L'Italia che non paga, accà nisciuno è fesso Vi lascio l'Italia, scioperi e bestemmie contro i suoi padroni Contamina il raccolto e sogna di vendemmie in tutte le stagioni Vi lascio l'Italia, quella che s'arrangia, un modo poi lo trovo L'Italia che non mangia per un plasma nuovo Vi lascio l'Italia, che sguazza nella fogna e gronda di sporcizia Affonda i suoi tentacoli dove la vergogna non fa mai notizia Vi lascio l'Italia dei fasci e dei compagni usciti di galera L'Italia che perdona e si dispera Vi lascio l'Italia, serva che si trucca da signora bene Chi pensa di fregare con la sua parrucca e tutte le sue scene? Vi lascio l'Italia, quella che si accoppia e naviga e s'annoia L'Italia che raddoppia, conformista e troia Vi lascio l'Italia, diva che si guarda, che si fa bendare Lercia quando scopa, candida e bugiarda quando va all'altare Vi lascio l'Italia, che schiude le sue labbra per un ministero Meno tre due uno Vi lascio l'Italia, quella che non legge e guarda le figure Fanculo la rivolta sarà sempre gregge per le dittature Vi lascio l'Italia, quella che cazzeggia, che si vinca o perda L'Italia che galleggia nella merda Beata nella merda Vi lascio l'Italia che prega e parla e spia e sparla e ride e parla e uccide e parla spende e parla e mangia e parla e ingrassa e parla e invecchia e parla e invidia e parla Vi lascio l'Italia Vedete di salvarla!
3.
Se fossi Dio 05:06
Guardo il mondo e non vedo che lacrime Troppe mosche su corpi innocenti L'uomo prega poi spara con rabbia E Dio in tutto questo, dov'è? Padre, hai scelto di arrenderti? Vuoi lasciare i tuoi figli nel buio? Padre, lo senti lo zolfo? O il serpente ha sedotto anche te? Se fossi meno gracile Prenderei sulle spalle ogni orrore Se fossi invulnerabile Un eroe Padre pigro, è tempo di osare! Se fossi più paziente Se fossi Dio Sbatte ancora l'odio contro gli argini Ma l'alluvione è vicina ormai Sbatte ancora l'odio contro gli argini Ma l'alluvione è vicina ormai Sbatte l'odio contro gli argini Ma l'alluvione è vicina sai vicina ormai vicina ormai vicina ormai Se fossi meno gracile Prenderei sulle spalle ogni orrore Se fossi più credibile Parlerei di rispetto e non d'amore Se fossi onnipotente Se fossi io Dio Ma non ho sulle mani le stimmate Non riporto alla vita chi muore Sono solo un bisbiglio nel vento Che Dio abbia cura di me Guardo il cielo e non vedo che nuvole Ma la pioggia ancora non cade L'uomo prega, poi spera in silenzio Che Dio lasci traccia di sé
4.
Battiti 03:25
Verrà il giorno in cui il pensiero Di restare intrappolata in uno splendido bocciolo Sarà più doloroso del dolore di sbocciare Di schiudersi e mostrarsi al mondo nuda Verrà il giorno dell'incanto Dove tutto sarà luce e da crisalide smarrita Rinascerai farfalla con la smania di chi balla si scrolla dalle spalle il mondo E questa terra inferocita e greve Trasformerai le tue paure in ali Guarda come fanno i gabbiani Fermi nel vento vanno lontani Prenditi il cielo e vola Con l’euforia dell’aquilone che sfugge alle mani Credimi c'è tanta gente che sorride sempre ma non ha pietà Suggerisce ciò che devi fare mentre ti accarezza il ventre Fottitene dei consigli, delle convenzioni, dell'indifferenza non c'è scomunica più lacerante di non essere quella che sei E se avesse lo sguardo di mio padre Sento i suoi battiti dentro di me Guarda come fanno i gabbiani Fermi nel vento vanno lontani Senza vergogna senza colpa sono liberi Ora è la vita che grida e ti afferra le mani Guarda come fanno i gabbiani Fermi nel vento vanno lontani Prenditi il cielo e vola Con la follia dell’aquilone che non si arrende alle mani
5.
Nel cuore 05:59
Questa lettera è per te Che sogni ancora l'amore perfetto L'amore delle fate, l'amore-confetto Questa lettera è per te Per i tuoi occhi che allagano il mondo Provo a sorreggerti Ma mi trascini ancora più a fondo Ho perso il fiato per stare con te Ma non riesco a entrarti nel cuore Ho perso il fiato per stare con te Ma non riesco a entrarti nel cuore Vorrei essere il tuo principe Il mantello azzurro che ti segue dovunque Ma sono solo un uomo Coi suoi peccati e un vestito qualunque Ho perso il fiato per stare con te Ma non riesco a entrarti nel cuore Ho perso il fiato per stare con te Ma non riesco a entrarti nel cuore Sono stanco di fingermi l’amante ideale Sono stanco di vivere un amore virtuale Sono stanco e non funziono più E adesso ho solo voglia di sdraiarmi e di dormire risvegliarmi più banale è una lettera per noi Che ci amiamo tanto ma ci amiamo male Ho perso il fiato per stare con te Ma non riesco a entrarti nel cuore Ho perso il fiato per stare con te Ma non riesco a entrarti nel cuore Ho perso il fiato per stare con te Ma non riesco a entrarti nel cuore Nel cuore, nel cuore Non riesco a entrarti nel cuore nel cuore nel cuore
6.
Attraversano i campi come bestie in calore Sparano a cervi, bufali e pernici E i loro ospiti ammirano i trofei Sono loro quelli felici Si vestono di bianco perché il giallo è volgare Comprano quadri ma sbagliano cornici E Picasso dipingeva male Sono loro quelli felici Serpenti fiammeggianti e croci sulla schiena Ferraglia arrugginita e anelli alle narici Si sveglieranno un giorno senza pelle Sono loro quelli felici Con le labbra di gomma e i seni di granito Le future cantanti, ballerine e attrici O solo vergini immolate al drago Sono loro quelle felici Li spediremo con i treni oltre le nostre montagne Dalle ferite degli altri non vogliamo cicatrici I padri malati, sporcati dal carbone Sono loro quelli felici Si nascondono in casa coi fucili da guerra E gli amici dei nemici sono miei nemici La lingua fa male sì ma mai come il pugno Sono loro quelli felici Arriveranno gli spazzini a pulire per terra Scatole sfondate, avanzi e vecchie lavatrici Quant'è bello il Natale coi regali per tutti Sono loro quelli felici S'inginocchiano a terra dopo aver bestemmiato C'è il perdono per tutti, peccatori e peccatrici Io sono triste e lo sarò sempre Sono loro quelli felici
7.
Solo un fastidio, un lieve disagio Penso a un'allergia, ad uno sfogo, ad un contagio Ma cresce lento in me un insano presagio Un crampo, una vertigine Come una deriva, un naufragio E l'anima rapprende Chiamarmi uomo sembra un insulto L'incenso sulle tempie mi fa più bello ma non più adulto Muore Narciso del proprio culto Mi specchio anch'io nell'acqua Mi sporgo per stanare il drago occulto E l'anima rapprende Mi scaraventano dentro me stesso Scopro un mondo alieno di rabbia, orgoglio e invidia e sesso Sento nel corpo l'ansia di un nuovo amplesso E mi dicono di scendere e scavare il fondo Fino all'origine di tutto il malessere in cui affogo adesso Vorrei sputare l'acqua e respirare L'aria mi accarezza la fronte E smuove il mare E il mio respiro scompare e riaffiora nell' Aria mi accarezza la fronte E smuove il mare E il mio respiro scompare e riaffiora nell'aria L'aria mi sfiora la fronte E smuove il mio mare Il respiro riaffiora e scompare Riaffiora e scompare L’aria mi sfiora la fronte Solo un fastidio, un lieve disagio
8.
Scorre un altro sangue quando le mani non han più ferite Sangue più limpido, sangue ribelle che pulsa E riprende coraggio Splende un sole nuovo, ora le nuvole sono partite Sole che scioglie la pelle Perché l'inverno è storia e tra poco è maggio Il sale ha un buon sapore ora che le lacrime si sono seccate Sale che ha sciolto le nevi Presto germoglierà un'infinita estate Marta si guarda nello specchio dai piedi alla testa Non si odia più Marta si guarda nello specchio e non gira la testa Le basta quello che resta Sono cambiati i sogni che fai ma tu non smettere mai Di proteggere la tua leggerezza Troppo tesa poi la corda si spezza Arma il cuore e vai E non credere mai All'idea di una sola bellezza Il tuo corpo troverà chi lo apprezza Un'altra sera sta scendendo ma ora le lucciole sono tornate Sera magnifica, gocce che ballano e tingono il buio di bianco Il bosco è salvo, ritrova voce, tutte le trappole sono saltate Mille gli uccelli che cantano Ogni creatura adesso può riabbracciare il branco Marta si guarda nello specchio dai piedi alla testa Sorride un po’ Marta si guarda nello specchio e non gira la testa Dai Marta ritorna alla festa Quanti sogni diversi fai Ma tu non smettere mai Di proteggere la tua leggerezza Troppo tesa poi la corda si spezza Arma il cuore e vai E non credere mai All'idea di una sola bellezza Il tuo corpo troverà chi lo apprezza Arma il cuore e vai E non chiederti mai se puoi giocare, se sei all'altezza Ora goditi questa carezza
9.
Io e te 04:12
Io e te Se fossimo immuni dal contagio del tempo Io e te Come ali potenti sempre in volo Io e te Se solo ridessimo dei guai dell'età Io e te Saremmo alberi perenni Noi due galassie infinite noi due Sirene tra le stelle Noi due meteore di luce noi due Splendide comete Noi due pianeti gemelli noi due Orbite intrecciate Noi due satelliti azzurri noi due Ma il tempo è furbo e non lo inganni T'incolla ogni giorno addosso tutti i tuoi anni Perché ti stanchi perché ti affanni Stai qui E abbràcciati a me Io e te Creature leggere senza neanche un rimpianto Io e te coriandoli e petali che riempiono il cielo Io e te Se ci fosse una forza di non-gravità Io e te Saremmo rondini nel vento Noi due galassie infinite noi due Sirene tra le stelle Noi due meteore di luce noi due Splendide comete Noi due pianeti gemelli noi due Orbite intrecciate Noi due satelliti azzurri noi due Ma il corpo è vivo e ti rapisce Ti stende ogni giorno a terra, ti taglia e ferisce Finché fa male, finché guarisce Stai qui E abbràcciami Ma il tempo è cieco e non lo inganni ...
10.
La giostra 05:04
È impressionante la giostra di pensieri Che mi ronza nel cervello È come l'agonia di un uccello Che sbatte contro i muri di una stanza Lei non abita più qui Lei non tornerà mai Lei non abita più qui E adesso càpita Che i miei calcoli, i miei teoremi Le mie ragioni evaporano in fretta I miei slanci, i miei entusiasmi Le mie promesse sono fiori mai bagnati Sono aculei, chiodi nella carne Fiamme sottopelle, brace in fondo all'anima Sono figli che non so ascoltare Che non so abbracciare Che non posso amare Ed è rauco e spaurito il mio antico ruggito E la giostra gira gira gira Gira all'infinito Sto oltrepassando la soglia del dolore Con prudente eccitazione È catartico affondare l'agonia fin dentro le ossa Come una spada scintillante Lei non abita più qui Lei non tornerà mai Lei non abita più qui E spesso càpita Che gli incubi e i fantasmi e i presagi Mi afferrano la gola Sono lupi che di notte Mi circondano e mi sbranano i ricordi Sono aculei, chiodi nella carne Fiamme sottopelle, brace in fondo all'anima Sono specchi che non so guardare Che non so evitare Che non riesco a odiare Ed è rauco e spaurito il mio antico ruggito E la giostra gira gira gira Gira all'infinito
11.
E tu amami 02:58
Non merito nessuna carezza Non merito nessuna promessa Ma io ti amo ancora E tu amami soltanto un'ora Non merito nessuna carezza Non merito nessuna promessa Ma io ti amo ancora E tu amami soltanto un'ora Avevo tredici belle carte Le intuivi tutte in un momento L'intesa era un'opera d'arte Ma la mano è scivolata svelta Tu hai puntato su di te, non avevi scelta Ora lascia che dei giochi di ieri io raccolga un frammento E da domani saprò farmi da parte Non merito nessuna carezza Non merito nessuna promessa Ma io ti amo ancora E tu amami soltanto un'ora Ora il tuo sguardo è lontano Cosa vedono i tuoi occhi? Fatti tenere ancora la mano Fatti riportare indietro Anima a metà tra ferro e vetro Aspetto che il tuo gelido cuore si scaldi e mi tocchi Per naufragare in questo mare di grano Non merito nessuna carezza Non merito nessuna promessa Ma io ti amo ancora E tu amami soltanto un'ora Non merito nessuna carezza Non merito nessuna promessa Ma io ti amo ancora E tu amami soltanto un'ora Ma io ti amo ancora E tu amami soltanto un'ora Ma io ti amo ancora E tu amami
12.
Vi lascio l'Italia, perla che sprofonda nella sua indolenza Flaccida e abusiva, sperpera e arrotonda con fattura o senza Vi lascio l'Italia, quella che s'allaga come un vecchio cesso L'Italia che non paga, accà nisciuno è fesso Vi lascio l'Italia, scioperi e bestemmie contro i suoi padroni Contamina il raccolto e sogna di vendemmie in tutte le stagioni Vi lascio l'Italia, quella che s'arrangia, un modo poi lo trovo L'Italia che non mangia per un plasma nuovo Vi lascio l'Italia, che sguazza nella fogna e gronda di sporcizia Affonda i suoi tentacoli dove la vergogna non fa mai notizia Vi lascio l'Italia dei fasci e dei compagni usciti di galera L'Italia che perdona e si dispera Vi lascio l'Italia, diva che si guarda, che si fa bendare Lercia quando è a letto, candida e bugiarda quando va all'altare Vi lascio l'Italia, che schiude le sue labbra per un ministero Meno tre due uno Vi lascio l'Italia, quella che non legge e guarda le figure Minaccia la rivolta e si fa sempre gregge per le dittature Vi lascio l'Italia, quella che cazzeggia, che si vinca o perda L'Italia che galleggia Vedi l'Italia che galleggia Vi lascio l'Italia che prega e parla e spia e sparla e ride e parla e uccide e parla spende e parla e mangia e parla e ingrassa e parla e invecchia e parla e invidia e parla Vi lascio l'Italia Vedete di salvarla!
13.
Scorre un altro sangue quando le mani non han più ferite Sangue più limpido, sangue ribelle che pulsa E riprende coraggio Splende un sole nuovo, ora le nuvole sono partite Sole che scioglie la pelle Perché l'inverno è storia e tra poco è maggio Il sale ha un buon sapore ora che le lacrime si sono seccate Sale che ha sciolto le nevi Presto germoglierà un'infinita estate Marta si guarda nello specchio dai piedi alla testa Non si odia più Marta si guarda nello specchio e non gira la testa Le basta quello che resta Sono cambiati i sogni che fai ma tu non smettere mai Di proteggere la tua leggerezza Troppo tesa poi la corda si spezza Arma il cuore e vai E non credere mai All'idea di una sola bellezza Il tuo corpo troverà chi lo apprezza Un'altra sera sta scendendo ma ora le lucciole sono tornate Sera magnifica, gocce che ballano e tingono il buio di bianco Il bosco è salvo, ritrova voce, tutte le trappole sono saltate Mille gli uccelli che cantano Ogni creatura adesso può riabbracciare il branco Marta si guarda nello specchio dai piedi alla testa Sorride un po’ Marta si guarda nello specchio e non gira la testa Dai Marta ritorna alla festa Quanti sogni diversi fai Ma tu non smettere mai Di proteggere la tua leggerezza Troppo tesa poi la corda si spezza Arma il cuore e vai E non credere mai All'idea di una sola bellezza Il tuo corpo troverà chi lo apprezza Arma il cuore e vai E non chiederti mai se puoi giocare, se sei all'altezza Ora goditi questa carezza

about

Frutto di un lungo e appassionato lavoro di scrittura prima e di accurata produzione poi, L'ALIENO sviluppa un energico rock d'autore che ibrida di sonorità contemporanee le più frequenti atmosfere vintage, folk e blues. I brani mirano a coniugare ricerca lirico-melodica - tipica di un raffinato cantautorato alternativo - e attenzione per una musicalità rotonda ed eclettica di chiara impronta anglosassone. L'intensità dei testi è drammatizzata dalla timbrica calda della voce, gli impasti agrodolci delle chitarre sono sostenuti dalla profonda compattezza delle ritmiche e dalla forza e leggerezza dei sassofoni. L'ALIENO è un disco diverso, aspro, delicato e potente, una cascata emozionale da seguire ad occhi chiusi con lucidità e incoscienza.

credits

released September 25, 2018

Testi e musiche: Andrea Negro

Voci, chitarre acustiche, chitarra elettrica e armonica: Andrea Negro
Chitarra elettrica: Christian Tetteroo
Bassi elettrici: Maurizio Gallazzi
Batteria: Fabio Ponzelletti
Hammond, piano elettrico e percussioni: Corrado “Ray” Giunta
Sax tenore e soprano: Max Mantovani
Chitarra slide: Luca Pirali

Registrazione e mixaggio: Andrea "Cajo" Cajelli (The Giornalisti, Il Teatro degli Orrori, Andrea Appino) presso La Sauna Recording Studio di Varano Borghi (VA)
Masterizzazione: Giovanni Versari (Muse, Afterhours, Capossela) presso La Maestà Mastering Studio di Tredozio (FC)
Illustrazioni: Tiziana Pesenti
Progetto grafico: Michele D'ambrosio

license

all rights reserved

tags

about

Andrea Negro Legnano, Italy

Cantante, chitarrista, compositore e arrangiatore, nel 2018 Andrea Negro pubblica per Areasonica Records L'ALIENO, il suo album d'esordio che sviluppa un energico rock d'autore dalle atmosfere vintage e si avvale del mixaggio di Andrea Cajelli (The Giornalisti, Il Teatro degli Orrori, Andrea Appino) e del mastering di Giovanni Versari (Muse, Afterhours, Capossela). ... more

contact / help

Contact Andrea Negro

Streaming and
Download help

Report this album or account

If you like Andrea Negro, you may also like: