1. |
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Non so più dove mi trovo né come mi chiamo
Ed è mia questa rabbia?
Fuori di me, fuori da ogni controllo
Simile a una scimmia in gabbia
Cos’ha fatto di male l’uomo che ho davanti
Per sbatterlo a terra e scalciarlo
Come un animale
Potrei amare come un padre perfino un figlio non mio
Ma resterebbe un uomo senza mèta
Un uomo senza pace
Perché se è vero che i figli sono di chi li cresce
È vero anche che ogni figlio
Cercherà il suo sangue
Cercherà il suo sangue
Sempre
Non mi toccare, non fare niente (il lupo ha fame)
Tu non sei brava a parlare e io non amo la gente (il lupo ha fame)
Non credi che sia meglio tacere e aspettare
che passi in silenzio la mia rabbia incandescente
Ho paura che presto si svegli la belva che adesso riposa
Se non saprò lasciarmi alle spalle qualcuno, vorrei lasciare qualcosa
Qualcosa che purifichi l'universo
Che riempia le vene di un sangue diverso
Può nascere un nuovo giardino da un seme disperso
Non mi toccare, non fare niente (il lupo ha fame)
Tu non sei brava a parlare e io non amo la gente (il lupo ha fame)
Non vedi sto spremendomi tutto il coraggio
per uccidere il drago che mi ha preso in ostaggio
Non mi toccare, non fare niente (il lupo ha fame)
Tu non sei brava a parlare e io non amo la gente (il lupo ha fame)
Non credi che sia meglio tacere e aspettare
che passi in silenzio la mia rabbia incandescente
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2. |
Vi lascio l'Italia
04:16
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Vi lascio l'Italia, perla che sprofonda nella sua indolenza
Flaccida e abusiva, sperpera e arrotonda con fattura o senza
Vi lascio l'Italia, quella che s'allaga come un vecchio cesso
L'Italia che non paga, accà nisciuno è fesso
Vi lascio l'Italia, scioperi e bestemmie contro i suoi padroni
Contamina il raccolto e sogna di vendemmie in tutte le stagioni
Vi lascio l'Italia, quella che s'arrangia, un modo poi lo trovo
L'Italia che non mangia per un plasma nuovo
Vi lascio l'Italia, che sguazza nella fogna e gronda di sporcizia
Affonda i suoi tentacoli dove la vergogna non fa mai notizia
Vi lascio l'Italia dei fasci e dei compagni usciti di galera
L'Italia che perdona e si dispera
Vi lascio l'Italia, serva che si trucca da signora bene
Chi pensa di fregare con la sua parrucca e tutte le sue scene?
Vi lascio l'Italia, quella che si accoppia e naviga e s'annoia
L'Italia che raddoppia, conformista e troia
Vi lascio l'Italia, diva che si guarda, che si fa bendare
Lercia quando scopa, candida e bugiarda quando va all'altare
Vi lascio l'Italia, che schiude le sue labbra per un ministero
Meno tre due uno
Vi lascio l'Italia, quella che non legge e guarda le figure
Fanculo la rivolta sarà sempre gregge per le dittature
Vi lascio l'Italia, quella che cazzeggia, che si vinca o perda
L'Italia che galleggia nella merda
Beata nella merda
Vi lascio l'Italia
che prega e parla e spia e sparla e ride e parla e uccide e parla
spende e parla e mangia e parla e ingrassa e parla e invecchia e parla
e invidia e parla
Vi lascio l'Italia
Vedete di salvarla!
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3. |
Se fossi Dio
05:06
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Guardo il mondo e non vedo che lacrime
Troppe mosche su corpi innocenti
L'uomo prega poi spara con rabbia
E Dio in tutto questo, dov'è?
Padre, hai scelto di arrenderti?
Vuoi lasciare i tuoi figli nel buio?
Padre, lo senti lo zolfo?
O il serpente ha sedotto anche te?
Se fossi meno gracile
Prenderei sulle spalle ogni orrore
Se fossi invulnerabile
Un eroe
Padre pigro, è tempo di osare!
Se fossi più paziente
Se fossi Dio
Sbatte ancora l'odio contro gli argini
Ma l'alluvione è vicina ormai
Sbatte ancora l'odio contro gli argini
Ma l'alluvione è vicina ormai
Sbatte l'odio contro gli argini
Ma l'alluvione è vicina sai
vicina ormai
vicina ormai
vicina ormai
Se fossi meno gracile
Prenderei sulle spalle ogni orrore
Se fossi più credibile
Parlerei di rispetto e non d'amore
Se fossi onnipotente
Se fossi io Dio
Ma non ho sulle mani le stimmate
Non riporto alla vita chi muore
Sono solo un bisbiglio nel vento
Che Dio abbia cura di me
Guardo il cielo e non vedo che nuvole
Ma la pioggia ancora non cade
L'uomo prega, poi spera in silenzio
Che Dio lasci traccia di sé
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4. |
Battiti
03:25
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Verrà il giorno in cui il pensiero
Di restare intrappolata in uno splendido bocciolo
Sarà più doloroso del dolore di sbocciare
Di schiudersi e mostrarsi al mondo nuda
Verrà il giorno dell'incanto
Dove tutto sarà luce e da crisalide smarrita
Rinascerai farfalla con la smania di chi balla
si scrolla dalle spalle il mondo
E questa terra inferocita e greve
Trasformerai le tue paure in ali
Guarda come fanno i gabbiani
Fermi nel vento vanno lontani
Prenditi il cielo e vola
Con l’euforia dell’aquilone che sfugge alle mani
Credimi c'è tanta gente che sorride sempre ma non ha pietà
Suggerisce ciò che devi fare mentre ti accarezza il ventre
Fottitene dei consigli, delle convenzioni, dell'indifferenza
non c'è scomunica più lacerante di non essere quella che sei
E se avesse lo sguardo di mio padre
Sento i suoi battiti dentro di me
Guarda come fanno i gabbiani
Fermi nel vento vanno lontani
Senza vergogna senza colpa sono liberi
Ora è la vita che grida e ti afferra le mani
Guarda come fanno i gabbiani
Fermi nel vento vanno lontani
Prenditi il cielo e vola
Con la follia dell’aquilone che non si arrende alle mani
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5. |
Nel cuore
05:59
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Questa lettera è per te
Che sogni ancora l'amore perfetto
L'amore delle fate, l'amore-confetto
Questa lettera è per te
Per i tuoi occhi che allagano il mondo
Provo a sorreggerti
Ma mi trascini ancora più a fondo
Ho perso il fiato per stare con te
Ma non riesco a entrarti nel cuore
Ho perso il fiato per stare con te
Ma non riesco a entrarti nel cuore
Vorrei essere il tuo principe
Il mantello azzurro che ti segue dovunque
Ma sono solo un uomo
Coi suoi peccati e un vestito qualunque
Ho perso il fiato per stare con te
Ma non riesco a entrarti nel cuore
Ho perso il fiato per stare con te
Ma non riesco a entrarti nel cuore
Sono stanco di fingermi l’amante ideale
Sono stanco di vivere un amore virtuale
Sono stanco e non funziono più
E adesso ho solo voglia di sdraiarmi e di dormire
risvegliarmi più banale
è una lettera per noi
Che ci amiamo tanto ma ci amiamo male
Ho perso il fiato per stare con te
Ma non riesco a entrarti nel cuore
Ho perso il fiato per stare con te
Ma non riesco a entrarti nel cuore
Ho perso il fiato per stare con te
Ma non riesco a entrarti nel cuore
Nel cuore, nel cuore
Non riesco a entrarti nel cuore
nel cuore
nel cuore
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6. |
Sono loro quelli felici
03:10
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Attraversano i campi come bestie in calore
Sparano a cervi, bufali e pernici
E i loro ospiti ammirano i trofei
Sono loro quelli felici
Si vestono di bianco perché il giallo è volgare
Comprano quadri ma sbagliano cornici
E Picasso dipingeva male
Sono loro quelli felici
Serpenti fiammeggianti e croci sulla schiena
Ferraglia arrugginita e anelli alle narici
Si sveglieranno un giorno senza pelle
Sono loro quelli felici
Con le labbra di gomma e i seni di granito
Le future cantanti, ballerine e attrici
O solo vergini immolate al drago
Sono loro quelle felici
Li spediremo con i treni oltre le nostre montagne
Dalle ferite degli altri non vogliamo cicatrici
I padri malati, sporcati dal carbone
Sono loro quelli felici
Si nascondono in casa coi fucili da guerra
E gli amici dei nemici sono miei nemici
La lingua fa male sì ma mai come il pugno
Sono loro quelli felici
Arriveranno gli spazzini a pulire per terra
Scatole sfondate, avanzi e vecchie lavatrici
Quant'è bello il Natale coi regali per tutti
Sono loro quelli felici
S'inginocchiano a terra dopo aver bestemmiato
C'è il perdono per tutti, peccatori e peccatrici
Io sono triste e lo sarò sempre
Sono loro quelli felici
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7. |
Un lieve disagio
05:19
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Solo un fastidio, un lieve disagio
Penso a un'allergia, ad uno sfogo, ad un contagio
Ma cresce lento in me un insano presagio
Un crampo, una vertigine
Come una deriva, un naufragio
E l'anima rapprende
Chiamarmi uomo sembra un insulto
L'incenso sulle tempie mi fa più bello ma non più adulto
Muore Narciso del proprio culto
Mi specchio anch'io nell'acqua
Mi sporgo per stanare il drago occulto
E l'anima rapprende
Mi scaraventano dentro me stesso
Scopro un mondo alieno di rabbia, orgoglio e invidia e sesso
Sento nel corpo l'ansia di un nuovo amplesso
E mi dicono di scendere e scavare il fondo
Fino all'origine di tutto il malessere in cui affogo adesso
Vorrei sputare l'acqua e respirare
L'aria mi accarezza la fronte
E smuove il mare
E il mio respiro scompare e riaffiora nell'
Aria mi accarezza la fronte
E smuove il mare
E il mio respiro scompare e riaffiora nell'aria
L'aria mi sfiora la fronte
E smuove il mio mare
Il respiro riaffiora e scompare
Riaffiora e scompare
L’aria mi sfiora la fronte
Solo un fastidio, un lieve disagio
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8. |
Lo specchio di Marta
04:09
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Scorre un altro sangue quando le mani non han più ferite
Sangue più limpido, sangue ribelle che pulsa
E riprende coraggio
Splende un sole nuovo, ora le nuvole sono partite
Sole che scioglie la pelle
Perché l'inverno è storia e tra poco è maggio
Il sale ha un buon sapore ora che le lacrime si sono seccate
Sale che ha sciolto le nevi
Presto germoglierà un'infinita estate
Marta si guarda nello specchio dai piedi alla testa
Non si odia più
Marta si guarda nello specchio e non gira la testa
Le basta quello che resta
Sono cambiati i sogni che fai
ma tu non smettere mai
Di proteggere la tua leggerezza
Troppo tesa poi la corda si spezza
Arma il cuore e vai
E non credere mai
All'idea di una sola bellezza
Il tuo corpo troverà chi lo apprezza
Un'altra sera sta scendendo ma ora le lucciole sono tornate
Sera magnifica, gocce che ballano e tingono il buio di bianco
Il bosco è salvo, ritrova voce, tutte le trappole sono saltate
Mille gli uccelli che cantano
Ogni creatura adesso può riabbracciare il branco
Marta si guarda nello specchio dai piedi alla testa
Sorride un po’
Marta si guarda nello specchio e non gira la testa
Dai Marta ritorna alla festa
Quanti sogni diversi fai
Ma tu non smettere mai
Di proteggere la tua leggerezza
Troppo tesa poi la corda si spezza
Arma il cuore e vai
E non credere mai
All'idea di una sola bellezza
Il tuo corpo troverà chi lo apprezza
Arma il cuore e vai
E non chiederti mai
se puoi giocare, se sei all'altezza
Ora goditi questa carezza
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9. |
Io e te
04:12
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Io e te
Se fossimo immuni dal contagio del tempo
Io e te
Come ali potenti sempre in volo
Io e te
Se solo ridessimo dei guai dell'età
Io e te
Saremmo alberi perenni
Noi due galassie infinite noi due
Sirene tra le stelle
Noi due meteore di luce noi due
Splendide comete
Noi due pianeti gemelli noi due
Orbite intrecciate
Noi due satelliti azzurri noi due
Ma il tempo è furbo e non lo inganni
T'incolla ogni giorno addosso tutti i tuoi anni
Perché ti stanchi perché ti affanni
Stai qui
E abbràcciati a me
Io e te
Creature leggere senza neanche un rimpianto
Io e te
coriandoli e petali che riempiono il cielo
Io e te
Se ci fosse una forza di non-gravità
Io e te
Saremmo rondini nel vento
Noi due galassie infinite noi due
Sirene tra le stelle
Noi due meteore di luce noi due
Splendide comete
Noi due pianeti gemelli noi due
Orbite intrecciate
Noi due satelliti azzurri noi due
Ma il corpo è vivo e ti rapisce
Ti stende ogni giorno a terra, ti taglia e ferisce
Finché fa male, finché guarisce
Stai qui
E abbràcciami
Ma il tempo è cieco e non lo inganni ...
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10. |
La giostra
05:04
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È impressionante la giostra di pensieri
Che mi ronza nel cervello
È come l'agonia di un uccello
Che sbatte contro i muri di una stanza
Lei non abita più qui
Lei non tornerà mai
Lei non abita più qui
E adesso càpita
Che i miei calcoli, i miei teoremi
Le mie ragioni evaporano in fretta
I miei slanci, i miei entusiasmi
Le mie promesse sono fiori mai bagnati
Sono aculei, chiodi nella carne
Fiamme sottopelle, brace in fondo all'anima
Sono figli che non so ascoltare
Che non so abbracciare
Che non posso amare
Ed è rauco e spaurito il mio antico ruggito
E la giostra gira gira gira
Gira all'infinito
Sto oltrepassando la soglia del dolore
Con prudente eccitazione
È catartico affondare l'agonia fin dentro le ossa
Come una spada scintillante
Lei non abita più qui
Lei non tornerà mai
Lei non abita più qui
E spesso càpita
Che gli incubi e i fantasmi e i presagi
Mi afferrano la gola
Sono lupi che di notte
Mi circondano e mi sbranano i ricordi
Sono aculei, chiodi nella carne
Fiamme sottopelle, brace in fondo all'anima
Sono specchi che non so guardare
Che non so evitare
Che non riesco a odiare
Ed è rauco e spaurito il mio antico ruggito
E la giostra gira gira gira
Gira all'infinito
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11. |
E tu amami
02:58
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Non merito nessuna carezza
Non merito nessuna promessa
Ma io ti amo ancora
E tu amami soltanto un'ora
Non merito nessuna carezza
Non merito nessuna promessa
Ma io ti amo ancora
E tu amami soltanto un'ora
Avevo tredici belle carte
Le intuivi tutte in un momento
L'intesa era un'opera d'arte
Ma la mano è scivolata svelta
Tu hai puntato su di te, non avevi scelta
Ora lascia che dei giochi di ieri io raccolga un frammento
E da domani saprò farmi da parte
Non merito nessuna carezza
Non merito nessuna promessa
Ma io ti amo ancora
E tu amami soltanto un'ora
Ora il tuo sguardo è lontano
Cosa vedono i tuoi occhi?
Fatti tenere ancora la mano
Fatti riportare indietro
Anima a metà tra ferro e vetro
Aspetto che il tuo gelido cuore si scaldi e mi tocchi
Per naufragare in questo mare di grano
Non merito nessuna carezza
Non merito nessuna promessa
Ma io ti amo ancora
E tu amami soltanto un'ora
Non merito nessuna carezza
Non merito nessuna promessa
Ma io ti amo ancora
E tu amami soltanto un'ora
Ma io ti amo ancora
E tu amami soltanto un'ora
Ma io ti amo ancora
E tu amami
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12. |
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Vi lascio l'Italia, perla che sprofonda nella sua indolenza
Flaccida e abusiva, sperpera e arrotonda con fattura o senza
Vi lascio l'Italia, quella che s'allaga come un vecchio cesso
L'Italia che non paga, accà nisciuno è fesso
Vi lascio l'Italia, scioperi e bestemmie contro i suoi padroni
Contamina il raccolto e sogna di vendemmie in tutte le stagioni
Vi lascio l'Italia, quella che s'arrangia, un modo poi lo trovo
L'Italia che non mangia per un plasma nuovo
Vi lascio l'Italia, che sguazza nella fogna e gronda di sporcizia
Affonda i suoi tentacoli dove la vergogna non fa mai notizia
Vi lascio l'Italia dei fasci e dei compagni usciti di galera
L'Italia che perdona e si dispera
Vi lascio l'Italia, diva che si guarda, che si fa bendare
Lercia quando è a letto, candida e bugiarda quando va all'altare
Vi lascio l'Italia, che schiude le sue labbra per un ministero
Meno tre due uno
Vi lascio l'Italia, quella che non legge e guarda le figure
Minaccia la rivolta e si fa sempre gregge per le dittature
Vi lascio l'Italia, quella che cazzeggia, che si vinca o perda
L'Italia che galleggia
Vedi l'Italia che galleggia
Vi lascio l'Italia
che prega e parla e spia e sparla e ride e parla e uccide e parla
spende e parla e mangia e parla e ingrassa e parla e invecchia e parla
e invidia e parla
Vi lascio l'Italia
Vedete di salvarla!
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13. |
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Scorre un altro sangue quando le mani non han più ferite
Sangue più limpido, sangue ribelle che pulsa
E riprende coraggio
Splende un sole nuovo, ora le nuvole sono partite
Sole che scioglie la pelle
Perché l'inverno è storia e tra poco è maggio
Il sale ha un buon sapore ora che le lacrime si sono seccate
Sale che ha sciolto le nevi
Presto germoglierà un'infinita estate
Marta si guarda nello specchio dai piedi alla testa
Non si odia più
Marta si guarda nello specchio e non gira la testa
Le basta quello che resta
Sono cambiati i sogni che fai
ma tu non smettere mai
Di proteggere la tua leggerezza
Troppo tesa poi la corda si spezza
Arma il cuore e vai
E non credere mai
All'idea di una sola bellezza
Il tuo corpo troverà chi lo apprezza
Un'altra sera sta scendendo ma ora le lucciole sono tornate
Sera magnifica, gocce che ballano e tingono il buio di bianco
Il bosco è salvo, ritrova voce, tutte le trappole sono saltate
Mille gli uccelli che cantano
Ogni creatura adesso può riabbracciare il branco
Marta si guarda nello specchio dai piedi alla testa
Sorride un po’
Marta si guarda nello specchio e non gira la testa
Dai Marta ritorna alla festa
Quanti sogni diversi fai
Ma tu non smettere mai
Di proteggere la tua leggerezza
Troppo tesa poi la corda si spezza
Arma il cuore e vai
E non credere mai
All'idea di una sola bellezza
Il tuo corpo troverà chi lo apprezza
Arma il cuore e vai
E non chiederti mai
se puoi giocare, se sei all'altezza
Ora goditi questa carezza
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Andrea Negro Legnano, Italy
Cantante, chitarrista, compositore e arrangiatore, nel 2018 Andrea Negro pubblica per Areasonica Records L'ALIENO, il suo album d'esordio che sviluppa un energico rock d'autore dalle atmosfere vintage e si avvale del mixaggio di Andrea Cajelli (The Giornalisti, Il Teatro degli Orrori, Andrea Appino) e del mastering di Giovanni Versari (Muse, Afterhours, Capossela). ... more
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